Non di tai padri nacquero i giovani,
Che il mare tinser di sangue punico,
E Pirro atterrarono e il grande
36Antióco ed Annibale orrendo;
Ma, viril prole di agresti militi,
Esercitata le glebe a volgere
Con zappa sabellica, al cenno
40Della madre severa i recisi
Fusti portavan, quando mutavasi
L’ombra de’ monti, e il Sol fea liberi
Dal giogo i buoi stanchi, e la dolce
44Ora, il carro occultando, adducea.
Ma il tempo edace che mai non logora?
L’età dei padri peggior’ degli avoli
Più malvagi produsse noi,
48Che progenie più trista daremo.