Che agli spergiuri nemici affidasi;
E in altre pugne caccerà i Punici
Chi strette alla soga le braccia
36Sentì inerte e tremò di morire.
Solo ansioso di vita, ei mescola
E pace e guerra. Vergogna! Oh nobile
Cartagine fatta più grande
40Dalle turpi d’Italia ruine!»
E della sposa pudica il bacio,
Qual diminuto del capo, e i teneri
Figlioletti, è fama, ei respinse.
44Torvo il volto virile atterrando.
Fin che gl’incerti Padri non furono
Da lui costretti nell’immutabile
Suo consiglio; e fra’ mesti amici
48Generoso all’esilio affrettossi.
E sapea quali torture il barbaro
Gli apparecchiava; ma pur gli ostacoli
Dei congiunti e il popol rimosse,
52Che facevagli indugj al ritorno,