Voi Cesare alto, non pria gli eserciti
Fa d’armi stanchi nei forti chiudere,
E cerca riposo a’ travagli,
40Di Píera allegrate nell’antro;
Voi miti sensi dategli, e siatene
Liete, nutrici. Io so che gli empj
Titani e l’immane caterva
44Atterrava col fulmin caduco
Ei che la terra pigra, Ei che modera
Il mar ventoso, le città, i flebili
Abissi, e i mortali e gli Dei
48Regge sol con legittimo impero.
Profondo a Giove terrore incussero
Quei di braccia irti fidenti giovani
E i fratelli che il Pelio a forza
52Por volean su l’ombrifero Olimpo;
Ma che può mai Tifeo, che il valido
Mima e dal truce volto Porfirio,
E Reto ed Encelado audace,
56Che diradica i tronchi e li scaglia,