Fin che tra Roma ed Ilio infurj
Il lungo mare, abbino gli esuli
Felici ognidove l’impero;
40Finchè al cippo di Priamo e di Pari
L’armento insulti, e i parti ascondano
Le belve illese, stia sempre il fulgido
Campidoglio, ed a’ trionfati
44Medi Roma guerriera día leggi.
Orrenda il nome propaghi agli ultimi
Lidi, fin dove l’onda intermedia
L’Europa dall’Asia divide,
48E ove i campi il Nil tumido irriga.
L’oro non anco scoverto (oh, il celino
Sempre le terre!) anzi che torcerlo
A umani usi con man rapace
52Fin tra l’are, più forte ella spregi.
Qualunque al mondo si apposer limiti
Con l’armi attinga, d’indagar cupida
Di dove prorompano i fuochi
56E le nebbie e gli umori piovosi.