Virtù, di turpe repulsa inconscia,
D’intemerati onori è fulgida,
Nè ad arbitrio di popolare
20Aura impugna o depone le scuri.
Virtù, agl’indegni di morte l’ètere
Schiudendo, il passo per via non solita
Tenta, e ciurme volgari e molle
24Fango spregia con ala fugace.
Anch’esso il fido silenzio ha premio
Certo. A chi i riti vulga di Cerere
Arcana io torrò che dimori
28Sotto al palco medesimo e sciolga
Meco la barca tenue. Con l’íntegro
Spesso il negletto Giove unì l’empio;
Ma rado la Pena dal piede
32Zoppo lascia al malvagio che avanzi.