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I.
Ho in odio il vulgo profano e l’èvito.
Silenzio; carmi che non s’udirono
Pria d’or, sacerdote alle Muse,
4Alle vergini, a’ giovani io canto.
I re tremendi sul gregge proprio,
Su’ re tremendi Giove ha l’imperio:
De’ domati giganti insigne
8L’universo egli muove col ciglio.
V’è chi ’n più largo spazio più d’alberi
Nei solchi assetta; questi più nobile
Candidato al campo discende;
12Quei miglior di costumi e di fama