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118 di una storia vera.


Valicata la selva giungemmo all’acqua, e calata la nave allo stesso modo, navigammo su l’acqua limpida e trasparente: finchè pervenimmo sopra una gran voragine che s’apriva nell’acqua, come quelle che vediamo per tremuoto su la terra. La nave, ammainata subito la vela, a pena si fermò, e mancò per poco che la non fosse travolta giù. Sporgemmo il capo, e vedemmo una profondità di quasi mille stadii, terribile molto e maravigliosa: l’acqua rimaneva come spaccata. Guardando intorno vedemmo verso destra non molto lungi un ponte fatto di acqua, la quale univa i due lembi dello spacco, e dall’un mare correva nell’altro. Facendo forza di remi piegammo a quella parte, e con molta agonia tragittammo il ponte, e non ce lo credevamo.

Quindi ci accolse un mare tranquillo e un’isola non grande, accessibile, abitata da uomini salvatichi, detti Bucefali, con teste di bue e corna, come dipingesi il Minotauro. Discesi, c’inoltrammo per fare acqua, ed anche un po’ di vettovaglia, se era possibile, chè non ne avevamo più. L’acqua trovammo lì vicino; ma altro non appariva niente, se non che udivamo certi muggiti poco lontani. Credendo che fosse una mandra di buoi, prendiam quella via, e troviamo uomini, i quali al vederci ci danno addosso, e afferrano tre compagni: noi altri fuggiamo alla dirotta verso il mare. Ma dipoi armatici tutti quanti (chè non volevamo lasciare i compagni invendicati) piombiamo sopra i Bucefali che si spartivano le carni di quei poveri uccisi, li atterriamo, gl’inseguiamo, ne uccidiamo una ventina, e presine due vivi, ce ne torniamo coi prigioni, non avendo trovato vettovaglie affatto. I compagni consigliavano di scannare i catturati; ma io mi opposi, e li feci tenere legati e custoditi finchè vennero araldi dai Bucefali con la taglia per riscattarli, chè da certi segni e da flebili muggiti noi capimmo che essi ci pregavano di mercè. Il riscatto fu molti caci, pesci secchi, cipolle, e quattro cervi a tre piedi, i due di dietro, e quei d’avanti appiccati in uno. Così rendemmo i prigioni, e rimasti un sol giorno, partimmo.

Già cominciavano a comparire pesci, ed uccelli che ci volavano intorno, ed altri segni che il continente era vicino. Poco dopo vedemmo uomini che navigavano in una nuova ma-