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di una storia vera. 101

contai distesamente ogni cosa della tempesta, dell’isola, del viaggio per l’aria, della guerra, fino alla discesa nella balena. Egli ne fece le maraviglie grandi, e poi alla sua volta ci narrò i casi suoi, dicendo: – Io, o miei ospiti, sono di Cipro. Uscito per mercatare della mia patria con questo mio figliuolo che vedete, e con molti altri servi navigava per l’Italia, portando un carico di diverse mercatanzie sopra una gran nave, che forse alla bocca della balena voi vedeste sfasciata. Fino alla Sicilia navigammo prosperamente, ma di là un vento gagliardissimo dopo tre dì ci traportò nell’Oceano, dove abbattutici nella balena, fummo uomini e nave tranghiottiti; e morti tutti gli altri, noi due soli scampammo. Sepolti i compagni, e rizzato un tempio a Nettuno, viviamo questa vita, coltivando quest’orto, e cibandoci di pesci e di frutti. La selva, come vedete, è grande, ed ha molte viti, dalle quali facciamo vino dolcissimo: ha una fonte, forse voi la vedeste, di chiarissima e freschissima acqua. Di foglie ci facciamo i letti, bruciam fuoco abbondante, prendiam con le reti gli uccelli che volano, e peschiamo vivi i pesci che entrano ed escono per le branchie della balena: qui ci laviamo ancora, quando ci piace, chè v’è un lago non molto salato, di un venti stadi di circuito, pieno d’ogni maniera di pesci, dove e nuotiamo e andiamo in un burchiello che io stesso ho costruito. Son ventisette anni da che siamo stati inghiottiti: e forse potremmo sopportare ogni altra cosa, ma troppo grave molestia abbiamo dai nostri vicini, che sono intrattabili e salvatici. – E che? diss’io, sono altri nella balena? – Molti, rispose, e inospitali, e di stranissimo aspetto. Nella parte occidentale della selva, cioè verso la coda, abitano gl’Insalumati, gente con occhi d’anguille e facce di granchi, pugnaci, audaci, crudeli. Al lato destro sono i Tritonobecchi, simili agli uomini all’insù, e all’ingiù ai pesci spada: questi sono meno tristi degli altri: al lato sinistro i Granchimani e i Capitonni, che hanno fatta lega e comunella fra loro: nel mezzo abitano gli Sgranchiati e i Piedisogliole, gente guerriera e velocissima: la parte orientale presso la bocca è tutta deserta, perchè battuta dal mare. Io poi tengo questo luogo pagando ogni anno ai Piedisogliole un tributo di cinquanta ostriche. Così fatto è il paese: e noi dobbiamo vedere come