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32 intorno la vita e le opere di luciano.

ed accrebbero il comune patrimonio del sapere. Le colonie italiche ebbero due grandi scuole di filosofia, la pitagorica e l’eleatica; furono prime insegnatrici di eloquenza, trovarono e perfezionarono la commedia, portarono le arti ed il lusso a mirabile squisitezza in Taranto e in Sibari; e difesero in Sicilia la libertà di tutti i Greci combattendo contro i Cartaginesi ad Imera nello stesso giorno che fu combattuto a Salamina. Le colonie d’Asia si gloriavano della prima filosofia insegnata da Talete fondatore della scuola ionica, ebbero il primo grande storico, e forse il primo ed il massimo dei poeti. E quasi in ogni città delle tante che i Greci fondarono in ogni regione, nacquero ingegni potenti nelle scienze e nelle arti: e così il sapere per il lavorio di tanti intelletti che avevano la stessa natura, ma in diversi luoghi e modi e per diversi aspetti contemplavano la verità e la bellezza, crebbe come da un sol tronco in molti rami e produsse maravigliosi frutti. Ma poi che la civiltà greca fu fatta e compiuta, il pensiero seguendo sua natura e sempre più aprendosi e dilargandosi, scioglie l’armonia greca, per comporre un’armonia assai più vasta. I re Tolomei raccolgono in Alessandria gli studi, gl’ingegni, e le gentilezze: ma il Greco aveva perduta la sua personalità e si andava nell’umanità confondendo; però il sapere si era allontanato dalla vita reale ed era rimasto un’astrazione: la filosofia spaziava in ispeculazioni sterili e sottili, le arti non più creatrici e libere si affaticavano nella critica e nell’erudizione. Ora dobbiamo considerare a che stato era giunto nel secondo secolo lo scadimento della filosofia e delle arti.

XIX. Nel mondo antico la filosofia, come scienza, fu solamente dei Greci; i quali avendola applicata al Cristianesimo, la insegnarono ai moderni popoli