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28 intorno la vita e le opere di luciano.

Costantino, trionfò dell’impero, e stabilì la sua dottrina nel primo generale concilio. Il Cristianesimo essendo nato nel popolo doveva contenere grande verità, che era la cagione del suo nascimento ed incremento, e molti errori, che erano la ragione della sua esistenza nel tempo e nel popolo. Essendo opposto a tutte le religioni del secolo, esso, come tutte le opinioni estreme, fu abbracciato da pochissimi uomini puri, aventi coscienza chiara di ciò che facevano, da moltissimi sciocchi per impeto pazzo e fanatico, da molti furbi per interesse, e fu generalmente sprezzato dagli uomini di giudizio. I quali nel secondo secolo non lo conoscevano e non potevano conoscere, perchè esso non conosceva ancora sè stesso, non era ancora formato; e sebbene già sapessero ed ammettessero le verità fondamentali del Cristianesimo, come l’unità di Dio e l’immortalità dell’anima, e lodassero la morale ed i costumi dei cristiani; pure non potevano certamente lasciarsi persuadere dalle superstizioni che ravviluppavano quella verità, e che erano appunto la religione allora; non potevano credere ai miracoli ed alle profezie che allora ogni cristianello pretendeva di fare, alla risurrezione dei corpi, e ad altre fantasie vanite col tempo. Dalle quali, come pianta nascente che ributta le prime fronde, il Cristianesimo si andò spogliando, e così crebbe e dilargossi, ed i savi si ricoverarono sotto la sua ombra benefica, e si cibarono sicuramente dei frutti di quest’albero della vita. Non bisogna dimenticare di distinguere quale esso fu dapprima, e quale dappoi: ne bisogna credere così ciecamente a quello che si dice, che esso dapprima fu migliore che dappoi; per costumi sì, perchè i cristiani eran pochi e ferventi di fede; per dottrine no, appunto perchè pochi ed ignoranti. La lettera di Adriano riferita innanzi è una fedele dipintura della confusione religiosa