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timone. | 219 |
il doppio od il triplo. Per me, non ti chiedo niente per me, ma per rinfrescare certi miei amici riarsi, basta che tu mi riempi questa bisaccia, che cape due medinni di Egina.1 Un filosofo dev’essere parco e moderato, e nei desiderii non uscir della bisaccia.
Timone. Bravo, o Trasiclete, e prima di riempirti la bisaccia, vo’ riempirti il capo di bernoccoli, e te ne farò buona misura con la zappa.
Trasiclete. O popolo, o leggi, siamo battuti da uno scellerato in una città libera.
Timone. Di che ti lagni? di misura scarsa? to’ altre quattro per soprammercato. — Ma chi sono costoro che vengono? Oh, è Blepsia, è Lachete, è Grifone, una falange di mariuoli, che orate li farò strillare io. Ora salgo su questo ciglione, e lasciando star la zappa che ha lavorato assai, mano ai sassi da farne piovere una gragnuola su questi furfanti.
Blepsia. Non iscagliare, o Timone: noi ce n’andiamo.
Timone. Ma vi porterete almeno un po’ di sangue o un’ammaccatura.
- ↑ Il medinno greco conteneva sei modii romani: questo di Egina era misura più piccola.