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46 la circe.

la custodia di quel precettore che mi aveva dato mio padre, che fu di Etolia nobilissimo e dotato di molte ricchezze; che insegnandomi egli certe cose di matematica, secondo il costarne dei Greci, io cominciai a considerare come l’uomo non sa cosa alcuna se non gli è insegnato. La qual cosa in quella età ci pare durissima, non tanto e per la diftlcultà de le coso e per la custodia del maestro, quanto per la voglia fanciullesca che arreca seco quel tempo, che io mi viveva molto mal contento e non mi mancava però cosa alcuna.

Ulisse.
Di cotesta età si debbe tener poco conto, perchè ella è molto imperfetta.
Lepre.
Seguitando dipoi più oltre, occorse la morte di mio padre; laonde io cominciai a combattere coi miei fratelli de la eredità, sperando pur sempre, mentre ch’io era in questi travagli, che come egli erano finiti, d’avermi a vivere contento e in riposo grandissimo: del che mi avvenne tutto il contrario. Perchè, come io ebbi la mia parte, che furono parte possessioni e parte danari, i pensieri crebbono; ed essendo uso a esser governato, mi pareva fatica grandissima avere allora a far da me, e d’altri non mi fidava. Perchè, essendomi forza per mantenere le mia facultà praticare è con i contadini e con mercanti, mi accòrsi che ciascuno di loro stava continuamente attento per far le mie cose sue: perchè dare un podere a un contadino non è altro che far compagnia con un ladro, e dare il suo a un mercante con unò che pensi di tòrtelo. E nientedimanco io notai che nessun di loro al contentava de lo stato suo, e non facevano mai altro tutti che continuamente rammaricarsi l’uno de le terre che non rendevano per la indisposizion de’ cieli, e de l'esser poco stimati; e l’altro de’ cattivi temporali, de la mala fortuna, de la poca sicurtà de’ mari, e de la discordia de’ principi, che non lasciavano esercitare la mercatura.
Ulisse.
Ogn’uno ha avere qualcosa che gli dia noja: voi avete pure anche voi de le cose che vi molestano.
Lepre.
Sì, ma per ognuna che ne abbiam noi, ne avete mille voi. Ma sta pur a udire. In questo mentre, e per i bisogni che occorrono a la vita de l’uomo, e per difenderti che non ti aia tolto il tuo (perchè tutti gli nomini son ladri, ma