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intorno l'inferno di dante. 17

per ciò che all’arco della sesta parte del cerchio è sottesa una corda uguale al semidiametro.

Ma volendo sapere la sua grandezza rispetto a tutto l’aggregato dell’acqua e della terra, non doviamo già seguitare la opinione di alcuno che dell’Inferno abbia scritto, stimandolo occupare la sesta parte dello aggregato: però che, facendone il conto secondo le cose dimostrate da Archimede ne i libri della Sfera e del Cilindro, troveremo che il vano dell’Inferno occupa qualcosa meno di una delle 14 parti di tutto l’aggregato, dico quando bene tal vano si estendessi sino alla superficie della terra, il che non fa; anzi rimane la sboccatura coperta da una grandissima volta della terra, nel cui colmo è Jerusalem, ed è grossa quanto è l’ottava parte del semidiametro, che sono miglia 405

Avendo compresa così generalmente la sua figura, è bene che venghiamo a distinguerlo ne' suoi gradi; però che la sua interna superficie non è così pulita e semplice come dalla descrizione che ne aviamo data ne conseguirebbe; anzi è distinta in alcuni gradi, nei quali diversi peccati con diverse pene sono puniti; e di questi gradi doviamo ora assegnare il numero e l’ordine, e poi più distintamente le larghezze e distanze dall’uno all’altro, e le distribuzioni di alcuni in varj gironi, così distinti e nominati dal Poeta.

È dunque questa grandissima caverna distribuita in otto gradi, differenti tra loro per maggiore o minor lontananza dal centro, talchè che viene l’Inferno ad essere simile ad un grandissimo anfiteatro, che di grado in grado descendendo, si va ristringendo; salvo che l’anfiteatro ha nel fondo la piazza, ma l’Inferno termina quasi col suo profondo nel centro, che è un punto solo.

Vanno questi gradi rigirando intorno intorno la concavità dell’Inferno; e il primo, e più vicino alla superficie della terra è il limbo; il secondo è quello dove sono puniti i lussuriosi; nel terzo sono castigati i golosi; il quarto com-