Cadete, ignei frantumi,
Per l’alte ombre; cadete
Negli obliosi baratri,
Quanti ancor su le menti imperio avete, 15O meteore di fosche anime, o numi!
A che le ciglia inarchi,
O turba rea, che invadi
Gli altari ultimi, e traffichi
La terra e il ciel? Tu pure, ecco, già cadi, 20E il purpureo con te stuol de’ monarchi.
Tutti voi preme, tutti
Eterno esizio, o biechi
Mostri d’error: precipita
Forza scossa di senno, e invan di ciechi 25Adamastorri il Vero arma i suoi flutti.
Ma generosa e chiara
Vendetta, ancor che tardi,
Ma onor di non degenere
Prole e vittoria, o del pensier gagliardi 30Martiri, a voi la nova età prepara.