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Parte prima, libro I 37

Fêr plauso tutti; e poi ch’ebber le membra
     Con fragranti lustrali acque deterse,
     S’avviâr con pensoso animo al monte.
     Ivi ardeano gli altari, ivi col nardo
     665Il cinnamo spargea miti profumi,
     Ivi dal prezioso albero inciso
     Lacrimava la mirra, ed ai vivaci
     Fochi mutati in pingue nube lenta
     Vaporavano al ciel gli arabi incensi.
     670Là s’accolser gli austeri; e allor che sparse
     Furon le offerte e il puro olio versato
     Sovra il sacro piliere, una alle preci
     Sorse delle scannate ostie il muggito,
     Ed in caldi rigagnoli spumanti
     675Fra’ piè non schivi serpeggiava il sangue.
Poi che fornite le preghiere, e il rito
     Con solenni olocausti ebber perfetto,
     Rividero le tende. Il Sol cadea
     Caliginoso all’eritrea marina,
     680Porporeggiavan tra viole ed oro
     Le lontane de’ monti ispide cime,
     Quando il più ricco padiglion di Giobbe
     Ai folti commensali ampio s’apría.
     S’accoccolâr sui morbidi tappeti
     685Intrecciando le gambe; e qui i severi
     Vegli sedean col Patriarca, e primi