145Poderosi giumenti, a cui l’incarco
Dei fecondi ricolti era fidato.
Chi inoltre annoverar tutte potrebbe
Dei belanti le torme? Il vagabondo
Arabo avventurier, che con la lercia 150Famiglia e col destrier fido e il camello
Inseguia l’orme della sua fortuna,
Consistere vedea sui verdi colli
Come un’immensa candidezza, e tosto
Riconoscea le innumerate gregge 155Di quel felice, onde suonava il grido
Per ogni terra orientale: il bruno
Tozzo mordea con l’affilato dente,
Mentre nell’occhio gli guizzava un bieco
Desiderio di sangue e di rapine. 160Sparse al centro sorgevan le capanne
Dei bifolchi, dei servi e dei pastori
E più folte ai confini, onde la terra
Strenui custodi e difensori avesse.
Tali del giusto Usita eran le case, 165Tali i campi, gli armenti e il simo gregge.
Ne men dei campi e delle torme brute
Sotto allo sguardo del Signor vigea
La famiglia di Giobbe: erano sette
I figli suoi, tre le figliuole, molto 170Il popolo dei servi e dei cultori,