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col corpo ma con testa alta e maestosa. Nel tempietto si leggeranno quotidianamente messe. Non si aprirà al pubblico che qualche volta nell'anno, in occasione di feste nazionali od altre solennità, e il pùbblico vi accederà per mezzo di un ponte di ferro che rimarrà nascosto sotto il lago, nell'acqua, durante il resto dell'anno e si alzerà mediante un giro di manubrio. A capo del ponte, lungo la balaustrata che circonda il lago, due pilastri con due statue, rappresenteranno l'una, l'Italia che, con una coppa in mano versa di continuo le sue làgrime nel lago (al quale scopo sarà praticato un opportuno canaletto nella schiena della stessa Italia); l'altra, suo figlio Umberto. I giardini che fan corona al laghetto, verranno divisi tra le principali persone domiciliate a Roma. Ciascuna avrà l'esclusivo uso del suo giardinetto. Naturalmente — soggiunge l'autore — il monumento sarà collocato dove ci sia dell'acqua, non però troppo in vista, perchè il continuo aspetto del medèsimo lo renderebbe stucchèvole. Non si dissìmula che la sua idèa non possa venir presa in alcuna considerazione; spera pur tuttavìa che la Casa Reale concorrerà nella spesa e conclude, osservando che trova inùtile di presentare il modello del suo progetto essendochè, dalla lettura del manoscritto, ciascuno può dire di avere dinanzi a sè il monumento.
Ne offre, in ogni modo, la pianta che è questa:
[Illustrazione: Hanc ratus sum partem meam]
1. Casa per i custodi del monumento. 2. Pianta della chiesa. 3. Loggiato. 4. Gradinata. 5. Strada. 6. Piazzale. 7. Statua equestre. 8. Statue minori. 9. Giardini. 10. Marciapiedi. 11. Balaustrata. 12. Lago. 13. Barche. 14. Tempietto. 15. Ingresso. 16. Piazzale. 17. Strade.
N. B. — I punti isolati che sono in questa pianta, denòtano il luogo ove si dèbbono piantare gli alberi.