Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/94


Panche di scuola 63

viaggialo ancora gli spazii, allorché, di colpo, una strappata alla manica mi tirò su questa gócciola di plutonio, udranno mille ottocento c.... puntini, alla nula (piasi di luglio, entro il gabbione dei signori Proverbio. .. Fu un vero stillo nutritile: io, aspramente, mi volsi. La notte era calala e una candela di sego, o } sopra una scranna, bruciava fumosamente. De’ mici compagni tutti zilli com’olio) alcuni si movevano (pia e là in pillila di piedi ; altri, con i ginocchi piegali e le mani su quelli, tendeva 11 gli sguardi allo spazzo. Cioè — lentommi Primello Levi — guar- da, Ftelredi.... — Fd io, seguendo la mano di lui, scòrsi nel mezzo del camerone la lortorella di Ghioldi. Kssa veniva innanzi, lentamente, a onde come le lèni ine doppie, veniva non sospettando nemmeno che tanti cuoricini, intorno a lei, galoppassero. Pure la sua illusione fu breve. Al tonfo di una palla di gomma scaraventatale presso e al susseguente scalpicciare dei nostri impazienti pieducci, ella restò, battè impaurita le ali, poi, a pìccoli e presti passi andò a nascóndersi sotto un mucchio di panelli. Dalle, dalle ! — gridiamo, a squarciagola, tulti. La pitturerò io di verde — strilla Gigio Highetti, il proprietario di uno scatolone a colori. li lì una ruffa. Chi sale su di una panca chi ne eimbòttola giù.... spinte, urli, un fracasso che assorda.... Ve’ ! alla rinfusa come un sacco di galli. Ma la inseguita riesce sul cornicione. Silenzio di pochi momenti : ella crèdesi in salvo.... Bali 1