O disgraziato diàvolo ! Fà veramente pena,
indispettisce il pensare che un uomo come
(ihiuldi, sì onesto, sì ingenuo, amante del suo
dovere e dei bimbi, riuscisse a cambiarsi nella
grand’oca di carta di una scolaresca. Pur, che
n •
volete ! stretto da una timidità che avèa del
lepre, soprannaturale (già, perchè, rasentando
i quaranta, arrossiva ancora come una fanciulla di quìndici) con una fibra sì frolla da
giravoltare a guisa di una tafferia per un solo
bicchiere di Asti — egli era sempre pronto a
presentare il collo a chiunque mostrasse desiderio di sovrapporvi un giogo. Ghioldi era
uscito da quella forma in cui si stampano ciucili èsseri a contorni nebbiosi, nè originali nè
copie, in conto di seuza-idèe, non che veramente
non ne possèdano qualcheduna, ma inquanlochè,
non avendo bastante coraggio di buttarle insieme a quelle degli altri nel gran caldajo del
pubblico, finiscono per sempre acconsentire
come giapponesi ni di porcellana.
K tò — succedeva di castigare un ragazzo ?
o n
un monello, il. quale gli avesse nascosto de*
pezzi di legno nel letto, ovvero piazzatagli la
tabacchiera di pepe ? — egli, al momento dell'esecuzione, imbietoliva, rammollava.... alle corte, si lasciava andare a carezzare il vispo malizioso visi no.
Imagi nate il ti cchetto ! Non dico, no, clic si
riméttano le cordicine alle fruste, vai più, imboccala a tempo, una caramella che cento tirate
di orecchi. Pure.... pure abbisogna modo anche
nel distribuire le chicche — per iscansare le
indigestioni. Se Ghioldi, poi, pareva curarsi poco
della sua dignità personale, pensate i fanciulli !
essi acquistarono doppia briglia di quella che
loro egli avèa concessa, gli guadagnarono la
mano e.... Da qui staccossi una filatera di