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vita di alberto pisani |
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che gli tien compagnia, sul pianeròttolo.... E pàssano
altri dicci minuta.... Perche non viene? che fà?
Aurora entra pressosa, anelante.
Il signor Pietro, senza lasciar ch'ella dica, comincia a bajare come un can da pagliajo. Ed essa, alla
prima in bilancia, risponde poi risentita. Egli, allora, fuori il secondo argomento! cioè il moccichino.... «Dio mio! ingrata figliola ! bianchi capegli!
padre ammalato....» tanto, che, spaurita la tosa, con
le perle negli occhi, e il singhiozzo, gli dimanda perdono.
Poi — un dì, il signor Pietro, veduto apparir la
fanciulla con un mazzetto di fiori, si cacciò in testa
che gliel avèsser donato.
— È per te — ella disse, e lo porse — L ho «comperato» per te — aggiunse, avvertendo alla nuvolosa
aria del padre.
Ma — in segno di grazie — questi lo fletta per
terra. E fà «tu hai arrossito»; quindi, una scena
d’ira e di pianto, il ricordo di cui, le làgrime molte
di Aurora, ebbero pena, assai pena a lavare.
O è vero ch’ella avea arrossito?
— Sì....
È vero, che il mazzolino era un dono?
No....
Ala, perchè io meglio mi spieghi e voi mon male
intendiate, prenderò il fazzoletto per un capu diverso.
III.
Enrico San-Giorgio scopre la Terra Promessa.
Enrico San-Giorgio era dal suo quinquennale viaggio rimpatriato. Scàpolo e milionario, fu accolto a
braccia aperte dalle mammine, e le figliole òbber
licenza di comprométterai; qualcuna anzi, ingiunzióne.
E ben si poteva ubbidire: gióvane e bello era Enrico.
Ma!... egli era anche di spìrito, non qualità da marito , sì che, guardàndosi attorno, vìdesi tosto, in
mezzo ad amici che gli dicevano «se* navigato abbastanza»; a babbi, che gli narravano le dvinèstiche