206 |
vita di alberto pisani |
|
bluff ! jermattina andò via come olio. Quasi non
mi accorgevo, io ! E neppur lui ! — Il che
proferiva con un riso calcato ed in tuon di
rammàrico.
— E quel pòvero Cecco, sapete? Dico il
beccajo.... Costituzione forte.... due spalli* che
avròbber portalo come niente un cassone, e lei
entro, madama ; scusi ! ma ! tutti s’ha da sballare. Dùnque, Cecco, è giù dalle spese anche
lui. Il colse quella inalai ietta di adesso, che
attacca come la bocchi ròta, e diede in fuori....
che?... un bel tifo.... Ve’ se strillava! sollri-
va come un dannalo ! si dibatteva ! Oh fu ben
duro a morire ! — E ciò la strega dicea, (piasi
ne andasse in brodo di viòle, dicea con un lai
lampo feroce negli occhi, che, a madama Ci-
riininaglii cresce a il soffocamento, il pàlpito alla
Pinciroli, e al caporale la gotla.