150 |
vita di alberto pisani |
|
su ’na panca, illuminata da fiàccole, era un toccone
di carne fèmina, con i capelli a vaso di maggiorana,
le guancie a pane buffetto, e la pappagorgia; sua
veste, una petturina di raso non-bianco, e una gonnella di garza; sotto, due colonnette da palaustrato.
Il che maledettamente stonava con la vocina di lei.
Ma ella ricorreva spesso al tamburo. Allora, un uomo
alla destra, in maglie, con una ghigna da pignatta
bruciata ed i capelli alla ciabattina, strideva una tromba; e intanto, un pagliaccio a sinistra, abbigliato da
Meneghino, sganzèrla di uno a ventre di contrabasso
e a muso biacca-e-mattonc, gestiva, e, in ràuca voce
quasi annegata ncH’aquavite, gridava.
E i tre saltimbanchi, rullando il tamburo, suonando la tromba, facendo un fracasso per trenta, si mettono in marcia: dietro, la barabbaglia intruppata, a
ciufoletti ed a fischi.
I saltimbanchi vanno alla loro baracca. Ma, ivi,
perchè la folla si arresta? È che là tira vento di
rame. Ha bel strillare il donnone: « sotto, pòpolo
generoso! si tratta della miseria ili un
dieci-centesimi....» tutti rimangono sodi. Corre
quel diffidente sospetto, che è la prudenza di chi
moltissimo ignora e poco ragiona.
Alberto volle ròmpere il ghiaccio. Si fé’ coraggio,
e, camminato vèr la baracca — lìi ove si stava a cassiere una tosuccia di circa otto anni, in bianco, con
un visino stregato, gli occhi nerissimi, lùcidi lùcidi
forse dal lagrimare contìnuo, ed i braccetti nudi,
che ricordavano i bastoncini del tè — buttò una moneta sul tondo.
Fu ’n soldo che diede un suono di argento.
— Lei.... — prese a dire la bimba, tirando una
falda di Alberto. Ma non disse di più. Il saltatore
dalla mùtria affamata, aveva grugnito con ira. Ella
serrò le palpebre come a tuono imminente, e Alberto,
clic s’era volto e avea egli pure compreso, tàque,
e con stringicore seguitò la sua via.
Nòti — chi si diletta a dipìngere — come [xjzzi
di tela e pali formàsser due lati della baracca; gli
altri, un muro di orto. E, neirintemo, si vedèvano
panche, un pajo di cavalletti con padelline di grasso