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x preludio

Ed eccoci col 1866 a quei Due Racconti in comune, a cui Carlo Dossi alludeva nella prefazione del Campionario, e a proposito dei quali Cletto Arrighi gli scriveva1:

      Caro Dossi,

È qui Perelli che mi parla di voi, e mi dice che avete bisogno di conoscere ciò che valete, e d’essere, una volta per sempre, persuaso del vostro talento. Quello che Perelli vi avrà detto, che io gli dissi di voi saranno 20 giorni, è pura verità. Ho trovato nel vostro stile, che per me vuol dir tutto, ciò che formerebbe fra 20 anni un immortale se gl’immortali fossero ancora possibili. Se io non ne ho parlato ancora come avrei pur voluto, incolpatene quei miei elettori che mi credettero, contro ogni, non dirò merito, ma inclinazione, adatto a far il deputato. Tanto più che mi hanno rubato il vostro libro e che vi toccherà spedirmene un altro. Anzi vi prego di farlo subito; giacchè io ho letto il primo che mi avete dato, voglio dire il volume, ma sul secondo che mi darete voglio far la critica circostanziata e ragionata per farvi vedere a fondo come io vi ami senza conoscervi.

Dal canto vostro dite a Perelli che anch’esso continui, perchè vi sta a pari, e credetemi vostro

Carlo Righetti.


Voglio conoscervi, venite domani alle 7; vi aspetto; addio.

Casa. 18-6-67.

Naturalmente, il Dossi non andò, Cletto Arrighi lo attese indarno, come indarno l’attesero poi molti insigni e cari uomini, poichè egli aveva la fobia del

  1. Giannetto pregò un dì la mamma che lo lasciasse andare a scuola: due racconti di Carlo Dossi e Luigi Perelli: Educazione Pretina, dedicato a Carlo Alberto Corsi da C. D., Istruzione Secolare, dedicata ad Alberto Pisani da L. P. — Milano, tipografia Lombardi.