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vita di alberto pisani |
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carrozze che riballàvano, ladri di sorrisi e di
làgrime, streghe, sgranocchiapullini.... Berlo Ic-
nèvasi allora aggruppalo sol lo le coltri, spesso
aggricchiando, con il respiro che gli moriva,
ma non osando mèli ere fuori il capo per non
incontrare faccic fosforescenti e fumose, nè tampoco voltarsi, come impietrito a una schioppettata imminente.
A notti, ei non potea durarla ; una. tra l'altro,
sentendosi orribilmente mancare la lena, si dio
coraggio e arrischiò dalle lenzuola la lesta, a
centellini, come se succhiellasse una carta ; fuori, sbarrò di colpo gli occhi....
Nulla ì — o si levò in mozza vita a rifiatar
la paura.
11 raggio lunare, sfuggendo da male-unite imposte. attraversava — ruscelletto splendente
tra il letto di lui ed il lontano dell’ava, lo
spazzo. L ava dormiva tranquilla ; i seggioloni,
vuoti perfettamente.
Scnonchè, il rammarichìo della stanza di sopra sembrava più lamentoso del consueto ; un
gèmito, di tempo in tempo, ruggito. Berlo, Dio
sa da chi spinto, salta abbasso dal letto o corre,
i pie nudi, sul pavimento di marmo : monta il
gradino del finostrone, e, come gli scuri hanno
i serragli giù, àprone uno.
In quella, schianto di legni e squillo di vetri
all'esterno ; dinanzi a lui, di là dell* imposta,
passa cadendo un gran fagotto di roba ; tosto,
un tonfo entro àqua.... e, accaprieoiando, egli
sviene.
Qui, una malattìa. Berlo non no usci fuori
che per vestirsi di nero ; non vestissi di nero
so non per salire, insieme alla nonna, un vagone.... vèr la città.
Col quale nuovo scenario comincia Patto secondo della vita di lui. Alla città i suoi nervettini