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La Principessa di Pimpirimpara |
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infine, su’n elefante, spunta, velata, la graziosa
Tripilla, fermasi a mela piazza e, dopo qualche
infruttuoso tentativo, si scopre.
0 sfolgoreggiante bella ! Chi la vede, inimin-
chionisce : agghiacciasi sollo gli sguardi di lei il
pispino di una lontana. QuanLo a mè, il che
viene a dire.... quanto alla mia brulla copia,
rimango quasi a criccato, un si allarga la bocca, mi si sbarrano gli occhi avèo movìbili queste due parli, indizio della importanza mia nella
comedi») insoflima mostro un lai viso abbagliato clic S. A non può non addarsene.
Allora, ella pispiglia non-so-che nel braccio
della sua dama, baronessa Bachcròzzola : un
fischio ! e, lullo 1*esèrcito, 1 elefante compreso, dà
in un precipitoso movimento ; lanlo precipitoso
che i soldatucci, per meglio córrere, non toccali più suolo e — ingarbugliando fili di seia e
ili ferro — vanno ad ammonlonarsi in mezzo alle
quinte.
gabinetto di S. A. lì. — Si arreda con molte
sedie c con tàvole introdotte dall’altro, si popola con le sòlite dame c damigelle d’onore.
EnIrti la principessa : essa va ad accomodarsi,
ptr quanto glielo perméttono le giunture, su’na
poltrona. Dopo il silenzio di pochi momenti,
in cui spicca il ronzìo addonnentatorc di una
fontana.... tac.... tac — alla porta.
- Chi è? —
È un messaggiero ; quel messaggiero in ferraiolo rosso, dagli sterminati baili arricciali, che
mi recava una lellcrona stracotta della graziosa Tripilla. Ei viene per annunciarmi ; trincia de’ minti ètti ci inchini e.... Ma qui gli succede cosa imprevista ; nel compiere una magnìfica riverenza, stramazza sul palco col suo
l'ilo di ferro.... Allora un ruanone grassoccio, dai
DOaSl. 6