Pagina:Omero minore.djvu/37

34 INNI OMERICI


quinquennale di Delfo, ordinata secondo il modello delle Olimpiadi, che ebbe luogo subito dopo la guerra sacra, per opera degli Anfizioni (586).

Io, veramente, lo crederei piú tardo. Primo, perchè Tucidide non mostra di conoscerlo. Poi, e specialmente, per alcuni caratteri intrinseci.

Innanzi tutto, per la tendenza etiologica, ossia per le frequenti spiegazioni addotte intorno alle origini (áitia) di miti, riti, costumi.

Pito deriva il suo nome dal fatto che quivi imputridí la dragonessa uccisa da Apollo (radice py-pys, imputridire, lat. pus).

L’Apollo di Crisa si chiamava Delfinio perché il Nume aveva assunto l’aspetto d’un delfino quando era prima comparso ai nocchieri cretesi.

Il gran masso che ai tempi storici sbarrava la fonte di Telfúsa, era stato gittato lì da Apollo, per punire un inganno della Ninfa.

Carattere etiologico presenta anche il particolare dei Cretesi che, dietro l’orma del Nume,

                  seguíano alla volta di Pito,
         battendo il suol coi piedi, cantando il peana

Evidentemente, questo corteo, danzato coi ritmi caratteristici di Creta, che tanta impressione facevano sui Greci del continente, era uno dei tanti elementi delle cerimonie delfiche. E il poeta ne adduce la ragione e la prima origine.

Ora, questa etiologia è proprio specifica della poesia alessandrina. Callimaco, che ne è il piú autorevole rappresentante,