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212 | IL MARGITE |
In un altro si insiste e si specifica:
Non aratore, né zappatore lo fecero i Numi,
né d’alcun’arte esperto: ché dove provava sbagliava.
Il terzo, cosí come c’è giunto, separato dal contesto, è perfettamente anodino:
Ministro delle Muse, d’Apollo che lunge saetta.
Il Margite era attribuito ad Omero già da Archiloco, la cui testimonianza fu seguita senz’altro da Platone e da Aristotele. Questi, anzi, dice esplicitamente che il Margite sta alla commedia come l’Iliade e l’Odissea stanno alla tragedia. Parrebbe dunque che egli, che conosceva il poema, non lo reputasse indegno di Omero.
E quindi potrebbe essere che anche qui fosse ingiustificato, o, per lo meno esagerato, lo scetticismo dei critici moderni.