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PREFAZIONE XXXVII

casse proprio con queste le regioni infernali, sacre alla tristezza e alle tènebre.

Eppure, se, distogliendoci dai particolari, ascendiamo un’altura, per esempio i Camaldoli, la generale configurazione della contrada ci appare assai differente. Tutta la zona che si estende fino al mare, interrotta da monticelli e da crateri, presenta, come già rilevammo, un singolare aspetto, di paesaggio lunare. E il mare e le isolette sfumanti all’orizzonte, risvegliano vaghe idee d’infinito, che invadono l’essere con arcano sgomento. Questi son pure i paesi che ispirarono a Giacomo Leopardi la divina ginestra.

Ed anche oggi, il Lago d’Averno, col suo piano lucido freddo metallico, ha un aspetto di tetra calma, che èvoca pensieri di morte e di dissoluzione. I fiori troppo rossi che ardono sulle sue sponde, sembrano i fuochi d’un mondo soprannaturale.

Ma c’è di piú. Udiamo la parola d’un geologo, di Giuseppe De Lorenzo (I Campi Flegrèi, 44):

«I crateri, quantunque estinti o in via d’estinzione, presentano ancora in molti punti le condizioni eruttive o suberuttive. che possono su questa amenissima plaga farvi ricordare od immaginare lo stadio di primo consolidamento della crosta terrestre, già raffreddata alla superficie, e resa capace di vita. Qua e là, infatti, dai crepacci dei tufi e delle lave esalano caldi vapori e sgorgano acque calde.

La costa settentrionale, occidentale e meridionale di Ischia è celebre per le sue fumarole e le sue acque termali, che da 30 centigradi arrivano fino a 97. La sabbia della spiaggia di Maronti a sud dell’Epomeo, può far salire il termometro a circa 87: nel mare contiguo l’acqua è quasi bol-