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PREFAZIONE XXVII


Il muro di bronzo, e la muraglia di pietra, forse si possono spiegare. Stromboli appare ai navigatori altissima, erta, scoscesa, appunto come una muraglia signoreggiante sola tutto il mare intorno. Ed anche il bronzo, strano a prima vista, trova la sua spiegazione nella realtà. «Uno dei prodotti vulcanici di Stromboli, dice Spallanzani1, è il ferro speculare.... il metallo è cristalizzato in lame verticali alla roccia che gli serve di matrice. Le lame sono cosí nitide, cosí brillanti, che il piú fine acciaio non le supera. Non si vedono mai isolate: sono sempre unite insieme: formano gruppi di venti pollici e piú di circonferenza».

Già questo poteva suggerire al poeta la fantasia della muraglia di bronzo. Ma un’isola vicina, sempre secondo la descrizione di Spallanzani, rassomiglia anche piú all’isola dell’Odissea. «Il monte della Castagna può avere un miglio d’estensione costiera. Chi crederebbe che è formato per intero di smalti e di vetro? S’immagini un torrente che, precipitando da un luogo elevato, e rotolando di cascata in cascata, si sia tutto ad un tratto solidificato. Tale è l’aspetto della cima e dei fianchi del Monte della Castagna».

Ma l’isola vagante? Chi vide mai nella realtà un’isola tale? Questa isola Eolia d’Omero va posta davvero fra le piú strampalate fantasticaggini, e non ha certo nulla di comune con le vere isole Eolie.

Però la stessa meraviglia si raccontava di Delo, e dunque d’un’isola che esiste. Questo ci fa pensare che il mito avesse qualche base nella realtà.

E il Bérard la scopre. Stromboli è un vulcano; ed un

  1. Vedi Spallanzani, Viaggio per le Due Sicilie.