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PP
ieno di viva esultanza, Eccellenza Reverendissima, è il primo incontro del popolo fedele col novello Pastore, e germoglia di quella Fede che elevando gli animi ad una vita più pura e più possente, nobilita ed ingagliardisce gli umani affetti oltre le forze della natura.

Girate attorno l’occhio, Eccellentissimo Monsignore, a questa vasta e fitta adunanza de’ figli vostri, e leggete nei loro atteggiamenti, nei loro sguardi, nello studio con cui si affissano in Voi, il desiderio di cogliere le vostre sembianze e di trovarci effigiati i contrassegni di una dolce corrispondenza all’ossequente amore con cui Vi accolgono, forte, puro, e più profondamente radicato di ogni affetto terreno.

Voi di leggeri potrete scorgere che li ha tratti a festeggiarvi non altro spirito che il nobilissimo della Fede, e che in Voi ravvisano l’Apostolo di G. C. che, nella missione del suo Gran Vicario, investito di autorità divina, viene a guidarli a destini oltramondani; ricco di quella carità che fa soave ogni giogo, volonterosi i cuori, abbraccia paternamente i figli,