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ODE




VV
agar io vidi tacita

Immersa in muto duolo
Matrona eccelsa ed inclita
China la testa al suolo,
Ravvolta in veste lugubre,
Che mi stringeva il cuor.


Era mia madre tenera
Côlta da gran sventura
Piangea solinga e vedova
Sua sorte, ahi! troppo dura,
Offrendo voti e lagrime
Chiedeva a Dio mercé.


Vivea là presso il Tanaro
Un Unto del Signore,
Alma cortese e candida,
Posato e nobil cuore:
Disprezzator magnanimo
D’ogni mortal baglior.