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Dordrecht, è un episodio d’una delle grandi battaglie dell’Olanda coll’acqua. L’arcipelago di Biesbosch non esisteva prima del secolo decimoquinto, e si stendeva in quel luogo una bella pianura sparsa di villaggi popolosi. Nella notte del 18 novembre del 1421, le acque del Waal e della Mosa ruppero le dighe, distrussero più di settanta villaggi, annegarono quasi centomila abitanti e frastagliarono quella pianura in più di cento isolette, lasciando ritta, in mezzo a tante rovine, una sola torre, chiamata casa Merwede della quale si vedono ancora gli avanzi. Così Dordrecht fu separata dal continente, e fece la sua comparsa sulla terra l’arcipelago di Biesbosch, il quale tanto per mostrare che ha una ragione qualunque di esistere, offre del fieno, delle canne e dei giunchi a un piccolo villaggio che si formò come un nido di rondini sur una delle dighe circostanti. Ma non è tutta qui la singolarità della storia di Dordrecht. La tradizione racconta, molti credono e qualcheduno sostiene che Dordrecht, tutta la città di Dordrecht, si noti bene, colle sue case, coi suoi mulini, coi suoi canali, abbia fatto, al tempo di quella memorabile inondazione, una breve passeggiata, si sia cioè trasportata di sana pianta da un luogo all’altro come l’accampamento d’un esercito; e che per conseguenza gli abitanti dei paesi vicini che si recarono dopo la catastrofe alla loro città, non ce l’abbiano più trovata, e sian rimasti, figuriamoci come! E questo prodigio si spiega col fatto che Dordrecht è fondata sur uno strato d’ar-