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466 | groninga. |
fine il nome «d’un altro grande huomo, cittadino altresì della medesima terra, appellato Rinieri Predinio, autore degnissimo di diversi libri scritti con sommo honore, & laude.» Oltre ai quali si possono rammentare il famoso orientalista Alberto Schultens, il barone Ruperda, Abramo Frommins, ed altri.
Nei costumi e nell’aspetto del popolo, non v’è per uno straniero una differenza molto notevole dalla Frisia. Differiscono soltanto i caschi delle donne. A Leuwarde la maggior parte sono d’argento; a Groninga son tutti d’oro, e della forma perfetta d’un casco, che copre la testa intera; ma se ne vede assai meno. Le signore, s’intende, non lo portano più; le ricche contadine l’hanno smesso anch’esse, per far come le signore; e oramai non son più che le serve, le quali possano vantarsi discendenti legittime delle vergini armate, che secondo l’antica mitologia germanica, presiedevano alle battaglie.
Riguardo ai costumi, ebbi da un personaggio di Groninga delle notizie preziose, che credo non si trovino in nessun libro di viaggi. Là le consuetudini che informano la vita delle ragazze e delle donne maritate sono affatto diverse da quelle dei nostri paesi. Fra noi una ragazza che si marita esce da uno stato di soggezione e direi quasi di prigionia, per entrare in una vita libera, nella quale si trova improvvisamente circondata dalla considerazione, dagli omaggi e dai corteggiamenti della gente che prima la trascurava. Là invece la libertà e la galan-