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452 GRONINGA.

la scuderia, il fienile, e un grande spazio libero che può contenere il raccolto di cento ettari. In questo edifizio si vede ogni sorta di strumenti d’agricoltura d’Inghilterra e d’America, molti dei quali perfezionati dagli stessi contadini; delle file lunghissime di vacche, degli stupendi cavalli neri, e una pulizia meravigliosa in ogni parte. La casa dei contadini, nell’interno, può reggere il confronto di qualunque casa signorile. Vi si trovan dei mobili di legno d’America, dei quadri, dei tappeti, il pianoforte, la biblioteca, dei giornali politici, delle riviste mensili, le più recenti opere d’agricoltura, e non di rado l’ultimo fascicolo della Revue des deux mondes. Benchè amino il lusso e la vita agiata, questi contadini hanno conservato i costumi semplici dei loro padri. La maggior parte di essi, possessori d’un mezzo milioncino di lire, o di poco meno, o di molto di più, non sdegnano di metter mano all’aratro e di dirigere in persona i lavori dei campi. Alcuni mandano uno dei loro figliuoli all’Università, il che non è piccolo sacrifizio, perchè si conta che uno studente costi su per giù ai suoi parenti quattromila lire all’anno; ma la maggior parte sdegnano come inferiori al loro stato le professioni di medico, d’avvocato, d’insegnante, e vogliono che tutti i loro figliuoli rimangano alla campagna. Questi contadini sono alla testa del paese, e non v’è altra classe della popolazione che s’innalzi sopra di loro. Fra loro son scelti quasi tutti i membri dei varii Corpi elettivi, e persino dei deputati agli Stati Generali.