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448 FRISIA.

vedere il Wiesselschebosch. Gli domandai che cosa fosse il Wiesselschebosch. Mi rispose che era una montagna della Gheldria, vicina al villaggio di Apeldoorn, una delle più alte del paese. “Quanto è alta?” domandai. “Cento e quattro metri,” mi rispose.

Ma quel buon uomo doveva ben altrimenti farmi stupire.

Di lì a qualche momento mi ridomandò: “Italia?”

“Italia,” ripetei.

Stette un po’ pensando, e poi disse: “Fu respinta la legge sull’istruzione obbligatoria, vero?”

Oh cospetto! — dissi tra me; — stiamo a vedere che è abbonato alla Gazzetta ufficiale. In fatti, pochi giorni prima la Camera aveva respinto il progetto di legge per l’istruzione obbligatoria.

Gli risposi quel poco che sapevo.

Dopo un po’, sorrise, cercò, mi parve, una frase, e poi mi domandò:

“E Garibaldi continua.....” qui fece l’atto di zappare, e poi soggiunse: “.....la sua isola?”

Un’altra! “Continua,” risposi, e lo guardai con tanto d’occhi, stentando a persuadermi che fosse un contadino, benchè non ci potesse esser dubbio.

Stette un po’ senza parlare e poi disse:

“Voi,” e appuntò il dito verso di me, “avete perduto un grande poeta.”

A questa uscita, poco mancò che non facessi un salto.

“Sì, Alessandro Manzoni,” risposi; “ma come diamine sapete tutte queste cose?”