Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
HAARLEM. | 269 |
moto altrettante pompe, capaci di sollevare, volta per volta, il peso enorme di sessantasei metri cubi d’acqua. Tali sono all’aspetto questi tre smisurati vampiri di ferro che hanno succhiato un mare. La prima a mettersi all’opera fu la Leeghwater, il dì 7 giugno del 1849. Poco dopo cominciarono le altre due. Da quel momento il livello del lago si abbassò d’un centimetro al giorno. Dopo trentanove mesi di lavoro la gigantesca impresa fu compiuta; le macchine avevano assorbito 924,266,112 metri cubi d’acqua; il mare d’Haarlem era sparito. Questo lavoro che costò 7,240,368 fiorini, diede all’Olanda una nuova provincia di 18,500 ettari di terreno. Da tutte le parti dell’Olanda vi accorsero coltivatori. Vi si cominciò a seminar colza che diede un meraviglioso raccolto; poi ogni sorta di prodotti che vi fecero ottima prova. E come la popolazione proviene da differenti provincie, così vi si trovano tutti i sistemi di coltivazione in gara gli uni cogli altri; vi si vedon fattorie della Zelanda, del Brabante, della Frisia, della Groninga, della Nord-Olanda; vi si sentono tutti i dialetti delle Provincie unite; è una piccola Olanda dentro l'Olanda.
Via via che ci s’avvicina ad Haarlem, spesseggiano le ville e i giardini; ma la città rimane nascosta dagli alberi, di sopra dei quali non appare che il campanile altissimo della cattedrale, sormontato da una gran corona di ferro, della forma d’un bulbo di torre moscovita. Entrando in città, si vedono da