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L'AJA. | 215 |
dell’Aja i bastimenti di Scheveningen. Altre volte si facevan correre sul ghiaccio dei grandi fiumi bastimenti a vela spiegata, i quali andavano con una velocità così grande, che i visi della gente a bordo eran ridotti dalla sferza del vento in uno stato da far raccapriccio; ed eran pochi i temerarii che ardissero di mettersi a quella prova.
Le più belle feste, in Olanda, si fanno sul ghiaccio. A Rotterdam, quando la Mosa è gelata, diventa un luogo di convegno e di piaceri. La si spazza dalla neve in modo che riman netta come un pavimento di cristallo; vi si rizzan caffè, trattorie, padiglioni, baracche da spettacoli; la notte s’illumina; il giorno v’è un formicaio di patinatori d’ogni età, d’ogni sesso e d’ogni ceto. In altre città, e soprattutto nella Frisia, che è la terra classica dell’arte, vi sono società di patinatori e di patinatrici, che istituiscono gare pubbliche e premi. Si piantano antenne e bandiere lungo i canali, si rizzano steccati e tribune; accorre una moltitudine immensa di popolo dai villaggi e dalle campagne; assiste il fiore della cittadinanza; le bande suonano; i patinatori si presentano vestiti d’un costume particolare, le donne in calzoni; si fanno le corse di uomini soli, poi di donne fra loro, poi di uomini e di donne accoppiati; e i nomi dei vincitori e delle vincitrici sono iscritti nei fasti dell’arte e rimangon famosi per molti anni.
In Olanda vi sono due scuole di patinamento affatto diverse: la scuola olandese propriamente detta e la scuola frisona, ciascuna delle quali si