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vano, come s’è visto, i modelli d’una bellezza nobile e graziosa.

Francesco van Mieris il vecchio, il primo discepolo di Gherardo Dow, come lui minuzioso e finissimo (che appartiene col Metsu e col Terburg, due pittori eminenti per finitezza e colorito, a quel gruppo di pittori del genere intimo, che scelsero i loro soggetti nelle classi elevate della società), ha tre bei quadri, uno dei quali rappresenta l’artista con sua moglie. Dello Steen v’è fra gli altri il suo soggetto favorito; un medico che tocca il polso a una ragazza malata d’amore, e una governante che assiste; ammirabile gioco di sguardi e di sorrisi inesprimibilmente arguti e bricconi, che voglion dire nel medico: — Mi par di capire; — nella malata: — Ci vuol altro che le tue ricette, — e nella governante: — Lo so io quel che ci vuole! — Altri quadri di genere intimo del Schalken, del Tilborg, del Netscher, di Guglielmo van Mieris, rappresentano cucine, botteghe, desinari, famiglie di pittori.

In fatto di paesaggi e di marine vi son le più belle gemme del Ruysdael, del Berghem, del Van de Velde, del Van der Neer, del Backhuizen, dell’Everdingen, oltre un buon numero di quadri di Filippo Wouwermann, il pittore dei cavalli e delle battaglie.

Vi son due quadri del Van Huysum, il grande pittore di fiori; quegli che, nato in un tempo in cui l’Olanda era presa da una sorta di follia amorosa per i fiori e possedeva i più belli d’Europa, ce-