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teorie sull’uomo: anche di questa che io stasera mi vengo improvvisando, al fumo d’un toscano tanto fetido ed ostinato che basterebbe tu provassi, caro lettore, a tirarne una boccata di fumo per capire in un attimo quanto sia inguaribile il mio ottimismo, o più semplicemente, orgoglio a parte, la mia bontà. Ma Nestore, non è, per fortuna, un imbecille. Dopo un anno, dopo due anni, all’improvviso ha veduto i socialisti, i devoti del Progresso, i salvatori del Progresso, fermarsi e diventare conservatori. – Fermi tutti! Fermo tutto! L’importante è mantenere i salari d’oggi, le bevute d’oggi, le cariche d’oggi, il mezzo lavoro d’oggi, il pauroso rispetto che godiamo oggi. – Non s’erano mai trovati conservatori più feroci e più testardi di questi adoratori del dio Avvenire. E Nestore ha cominciato a dubitare, e il pubblico con lui: – Tu sei un socialista! Ma tu sei non solo più conservatore di tutti i borghesi che abbiano afflitto il mondo con le loro bizze e stizze di miopi, ma sei, peggio, un reazionario, con la forca alla russa, e con la convinzione che le teste incapaci di pensarla come te, non sono teste ma zucche, e vanno tagliate alla stagione buona. Mentre così i socialisti rossi e neri diventavano conservatori, sudando quattro camice a non confessarlo; e i loro vicini comunisti cominciavano a chiamarli borghesi e come borghesi a disprezzarli; e si parlava addirittura d’un governo fatto insieme di socialisti e di borghesi e perfino nella Santa Russia si “riaffittavano”