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Poi riuscì a testa alta, lanciando un’occhiata giro giro per vedere se nessuno l’aveva scoperto in quell’attimo di tradimento. — Andiamo, – mi disse. Ma quando fummo fuori sul piazzale all’ombra profumata degl’ippocastani ero così contento di lui che non osai dirgli niente. E s’andò a far colazione insieme, alla Locanda della Posta. Ordinai due porzioni di pollo e tenni gli ossi da parte, in un giornale, e alla fine glieli detti, ben ravvolti; — Questi, dalli a Spia. — Come sai? Mi misi sul naso l’indice della destra, sorridendo: — Zitto. E questo è stato il secondo amore di Nestore scoperto da me. E m’ha fatto più piacere del primo.