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il tradimento di Giovanni vivo e di Giovanni morto dovette indurla a giudicare poco fido tutto l’esercito italiano. E pochi mesi dopo ella trovò la sua vendetta o almeno il suo compenso nell’amore di Nestore socialista, antimilitarista e, secondo lei, per la teoria del libero amore, incapace di nascosti fidanzamenti da borghese. Insomma, non c’è da dubitarne, il socialismo di Nestore come aveva elevato me, all’improvviso, fino alla Corona d’Italia, aveva anche elevato lui fino alle braccia di donna Vincenza Pópoli. Ora se questi fatti sieno derivati dal fascino del socialismo o dallo spavento della borghesia, tu, lettore, potrai fra cinquant’anni giudicare più facilmente di me, guardandoti attorno, e considerando se i socialisti dei tempi miei sieno, alla seconda generazione, diventati tutti borghesi, o viceversa, tutti i borghesi socialisti. Certo se dopo tante lotte, processioni, tumulti, barricate, congressi, scioperi neri e scioperi bianchi, ordini del giorno e disordini della notte, i socialisti d’oggi sono destinati ad essere borghesi domani, è segno che questa povera e spelacchiata borghesia alla quale io appartengo e m’onoro d’appartenere anche perchè non potrei ormai alla mia età fare a meno d’appartenervi, aveva la pelle ben dura. E posso dirtelo io che l’ho veduta, scrivendo questi ricordi, ridotta proprio in soffitta e al lumicino; e a chi picchiava e tempestava alla porta, dal suo abbaino, dissimulando la sua voce, rispondeva di non essere in casa. Quelli entravano e s’accomodavano;