Pagina:Ojetti - Le vie del peccato.djvu/267


— 257 —

— Professore mio, mi scusi, è tardi e io domattina di buon’ora devo andare a visitare alcuni scavi recenti al Colosseo.

E il professore se ne andava, e tutti ce ne andavamo, e Bindo la mattina dopo usciva assai di buon’ora, caricava in un coupè molti fiori e spariva. I servi della contessa annunciavano a chi ne domandava:

— La signora contessa è al Colosseo.

Ma il Colosseo era deserto.


— Bindo in campagna, di gennaio! Di certo gli hanno voluto dar moglie, – e la mia bicicletta volava su la strada soda verso Campello. Sul capo del monte la neve scintillava come un elmetto di argento; a torno a torno tutti gli Appennini, fino a mezzo costa, avevano i muscoli disegnati da linee di neve resistente al sole giù per tutti i seni, giù per tutti gli anfratti rocciosi. Saltellavano su i pruneti nudi lungo la via i passeri e i pettirossi; in lontananza le siepi rossastre prendevano un vago colore violaceo per l’intermedia aria azzurrina. I pioppi nudi del Clitunno in schiera folta apparivano come immani equiseti primordiali, salvi fuori dai fondi cumuli litantracei. Tutta la valle aveva un aspetto di semplicità e