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Rita. (dopo un momento) È andato via?
Sandrina. Sì. Oh che ridere! M’aveva preso... come dice la contessa? Ah! Mi aveva preso un fou rire...
Rita. Tu dovevi dargli l’ombrello sul viso.
Sandrina. Già, ma mi macchiavo l’ombrello perchè ha i baffi tinti. E poi... E poi un capo divisione è sempre utile. Ti credi proprio di dover restare fino alla morte così, a bucarti le dita con gli aghi di Pontecorvo, a far gli abiti per gli altri e rammendar gli stracci per te, a passeggiar con la scatola sotto il braccio e i piedi e le mani gonfie di geloni? Io no. Fossi matta!
Rita. E che vuoi fare?
Sandrina. Che voglio fare? Lo sai tu che ieri sera la zia non m’ha dato la cena perchè mi son rifiutata di lavare i piatti? Lo sai, tu?
Rita. Sposa Alberto.
Sandrina. Sposalo tu, che hai voglia di restar poveretta, a pane e cacio. Io no. Almeno, se adesso scappo da casa di zia, nessuno mi corre appresso. Se poi scappassi da casa di Alberto, mi tirerebbe una revolverata.
Rita. E tu andrai col vecchio?
Sandrina. Meglio con lui che con un altro. È più ricco, e all’età sua annoia meno.