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Eh si sa! Sposini freschi! E la serva fece coro. E una nebbia passava davanti alla fantasia di Anna, la piccola amante delusa. All’ora stabilita per la prima lezione di francese Bianca non si fece vedere, e non giunse che un’ora dopo, tutta affannata e discinta, avvolta negligentemente in un accappatoio di crespo giallo chiaro, portando le piccole babbucce di marocchino rosso. Appena vide Anna disse: — Tanto qui nessuno mi vede. Sono appena cento metri di distanza. E si sedette senza complimenti vicino alla tavola da mangiare. — Qua la grammatica e i quaderni. Già io la chiamerò Anna... tout court... — Anna... sì... Anna soltanto. — E lei mi chiamerà Bianca. — Ma allora bisognerà che ci diamo del tu. E le due donne cominciarono a chiacchierare, dimenticando la lezione di francese, quasi per provare la novella intimità. — Dunque tu hai dormito in quella camera proprio súbito dopo le nozze... E Bianca cominciò a tempestarla di domande indiscrete ed argute, sferzandola, obbligandola a svelare