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Che c?è? Che c’è? — C’è... c’è... che la trattano come se in fondo lei non fosse la padrona di casa... Dicono che la casa è stata presa in affitto dal signor Alberto e che nessuno ci deve entrare... Ecco quel che ha osato di dire la contessa!... — Ha detto questo? E ambedue tacquero per un istante. Poi Anna, incamminandosi verso la porta, disse: — Svelta, svelta. Il latte si scalda troppo. Essi hanno ragione. La casa adesso è loro. Caterina non si mosse; quando Anna fu presso alla porta, la richiamò, e sorrideva furbescamente: — Sora Nannì, io ho capito il perchè... — E quale è? — Vuole che glie lo dica? Non se ne avrà a male? — E di’, su, dillo; che me ne vado. — La contessa è gelosa di lei. Anna uscì racconsolata. Ma quello fu per lei un giorno di grande sconforto. Ormai ella sapeva l’opinione che i due forestieri avevano di lei: non volevano nemmeno avvicinarla. E il cordoglio fu maggiore dopo tutte le speranze luminose del di innanzi. «