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rammentò che egli passando la aveva salutata col cappello e che ella, stupita, non aveva risposto al saluto... «Oltre che una provinciale inelegante, mi crederà anche ineducata.» E tutte quelle illusioni abbattute in un attimo la afflissero tanto, le suggerirono il pianto, e, per difendersene, irruente disse al marito: — Ma non ce lo aveva detto che sarebbe venuto con una donna! Oreste titubò, poi calmo, da buon notaio: — Egli ha il villino per contratto regolare e registrato. Può condurci chi vuole. Poi non aveva detto che sarebbe venuto con un amico? — Ah... questo è l’amico? — E che te ne importa? Piuttosto io non sapevo che egli avesse moglie. — Credi che sia proprio la moglie? — E chi vuoi che sia? — Non so... forse una sorella... una parente... La curiosità occupò e distrasse le due piccole menti. — Chi sarà? La vettura vuota, che tornava indietro, si fermò davanti ai due sposi: — Buon fresco, signor avvocato! — Oh Lorenzo! Come è andata? —