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cizia, ecc., senza l’ombra d’una reticenza, d’un sottinteso, d’una malignità. È così giovane, ha un anno meno di me; anzi, credo tre.

Il fatto si è che forse mi metterò ad amarlo con tutto il cuore, anche per far perdonare al mio amore il suo peccato d’origine. Del resto si sa mai perchè si ama? Le vie del peccato sono tante, mi diceva molti anni fa un confessore gesuita, ma novantanove volte su cento si pecca d’amore non per amore. La vendetta, il dispetto, la curiosità, il danaro, la noia, la paura della solitudine o della vecchiaia e qualche rarissima volta anche la passione... Ecco la verità vera.

In ogni modo, bisogna che io scriva a Fabrizio... Sarà la liberazione, finalmente! Tu che lo vedi più spesso e conosci sua moglie, sai che sia sempre felice... dopo un mese di matrimonio viaggiante? Se mai, la mia letterina sarà una bella bomba nella felicità del menage. Non vorrei che qualche scaglia ferisse Paolo: quest’è la sola paura.

Mio marito è ancora ad Arezzo, pei bachi. A domani, forse, con più calma.

tuissima Eleonora.

7 aprile 19... 10 ½ di sera.