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paolo loy | 51 |
fiume silenzioso; a volta, arrestandoci presso una robinia a discorrere immobili su l’acqua, vedevamo le signore sorpassarci ridendo e motteggiando e sparire dietro un canto del fiume.
— Vede ella nella nostra letteratura odierna qualche sintoma di risveglio, o anche da cause esteme ad essa spera ella in un rinascimento futuro?
— Io non vedo nessun risveglio attuale nella letteratura e anche nell’arte nostra. Tutto è mediocre. I baldi poeti che un giorno si figuravano cavalcanti insolentemente tra la folla bassa fissando gli occhi aperti nel sole, ora vanno in velocipede. Quello è un simbolo: è il trionfo della mediocrità. Tutti possono andare in velocipede e tutti vogliono andarci; tutti possono tentare l’arte e tutti la tentano, e deludono i buoni e illudono sé stessi. E il pubblico lo vede e lentamente se ne distacca, come un albero vecchio che rigetta le inutili scorie.
— E sarà sempre così?
— S«npre peggio. L’ideale di tutto, che