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34 | antonio fogazzaro |
suo libro perchè io osassi parlarle; appena guardava a volta a volta il paesaggio, quasi già le fosse notissimo. Pensai che anche ella andasse alla villa Fogazzaro, e come un lampo mi passò per la mente il ricordo del Mistero del Poeta. Che fosse Violet o Luisa, o una delle altre donne buone un po’ tristi che profumano quel libro carissimo? Chi sa: mi piacque figurarmela tale e chiusi il libro che leggevo, per meglio fantasticare. Ella guardò il mio libro chiuso, curiosamente (era un recente volume di psicologia del Sergi) e, quando ne ebbe letto il titolo, per un attimo mi guardò in viso un po’ stupita.
Forse anche ella si chiese se io mai andassi alla villa Fogazzaro. E, pur tacendo, ci intendemmo così.
Alla stazione — una minuscola stazione dove il capo è una donna e il personale è composto da un solo facchino — molte signore attendevano la mia compagna di viaggio e la accolsero con molti baci e molti lieti saluti. Un uomo cui domandai