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gabriele d’annunzio 331

niente. Dolore e felicità, tutto passa, passa nel tempo e non è niente. — E si vedevano oltre la muraglia le nere punte di certi cipressetti alti e diritti i quali parevan essere i fratelli di quelli che nell’orto abbandonato di Giorgio Aurispa «sorgevano immobili al cielo, con santità, come ceri votivi».

Entrammo nella sede dell’Arte Severa e del Silenzio.



Questa è la fine

del libro detto «Alla scoperta dei letterati»